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RUBRICA CASI IRRISOLTI: LA SCOMPARSA DELL’IMPRENDITORE OTTAVIANI.

Sandro Ottaviani era un imprenditore edile, originario di Piedimonte Matese. La mattina della sua scomparsa, precisamente il 23 Aprile 2008, si recò con suo cognato presso un capannone di sua proprietà, nella periferia di Dragoni, da tempo in affitto ad un’azienda napoletana che si occupava di carrozzerie per autotreni. Da tempo vi era un contenzioso tra la vittima e l’azienda di carrozzerie che beneficiava dello stabile. Sandro cercava da tempo di sgomberare il suo capannone per riprenderselo mentre l’azienda napoletana aveva intenzione di comprarlo definitivamente.Dunque l’incontro della mattina del 23 Aprile doveva essere l’occasione per trovare soluzione alla questione, ma invece furono gli ultimi istanti che conosciamo di Sandro Ottaviani.Secondo il cognato che lo aveva accompagnato quella mattina, poco prima di sparire la vittima si accingeva a parlare con un altro imprenditore per poi far perdere le proprie tracce.L’auto della vittima venne rinvenuta nei pressi del capannone, chiusa con all’interno la giacca di Sandro ed il suo portafogli munito di denaro e carte di credito.Le chiavi dell’auto verranno ritrovate tempo dopo nel capannone, adagiate su di un tavolo da lavoro. Gli inquirenti esaminarono l’auto e anche il capannone alla ricerca di materiale organico, sangue o altre tracce dell’imprenditore, senza però riscontrare esito positivo. Le ricerche, che scattarono la sera stessa del 23 Aprile, non portarono a nulla. Vennero battute tutte le zone limitrofe, la strada che portava al capannone, i boschi del Matese e anche il corso d’acqua che giunge fino al comune di Alvignano.Nemmeno un cane molecolare giunto da Bologna è riuscito ad ottenere risultati positivi.Al caso indagano ancora i carabinieri della compagnia di Piedimonte Matese, delegati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.Il mistero di Sandro Ottaviani rimane, dopo 13 anni, ancora un mistero senza soluzione.I familiari. Negli anni l’ipotesi di omicidio è diventata sempre più concreta tanto che ancora oggi si cerca il cadavere fra la natura fitta e verdeggiante del Matese.

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One Comment

  1. Interessante questa rubrica. Non ricordavo di questo caso

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