Capua

I Candlelight Concerts conquistano Napoli, ma perché non sognare una Capua a lume di candela?

Napoli – I Candlelight concerts sbarcano a Napoli con un’incredibile serie di eventi dall’atmosfera magica. Da Settembre scorso le spettacolari location di Villa Domi, con la sua splendida vista sul golfo, e il Museo Diocesano, inserito nel maestoso complesso monumentale Donnaregina in pieno centro storico, stanno ospitando questo particolarissimo tipo di concerti. Dopo aver conquistato le più grandi città d’arte del mondo, come Barcellona, New York e Parigi, i concerti a lume di candela arrivano dunque nel capoluogo campano, il cui patrimonio artistico e architettonico fa da sfondo all’occasione. Il programma, di cui si può tenere fede sul sito organizzatore Fever, è molto eterogeneo, a dimostrazione che non esiste un genere giusto per rendere migliore un’atmosfera che già di per sé si presenta magica. Pino Daniele e altri cantautori italiani, le colonne sonore di Ennio Morricone, le melodie di Ludovico Einaudi, ma anche tributi alla musica rock e pop dei nostri tempi con i Coldplay, i Queen e Michael Jackson. Unico comune denominatore: il suono di un pianoforte, circondato dalla luce soffusa di centinaia e centinaia di candele. Napoli non può che essere teatro perfetto per un evento dal sapore così speciale, grazie alle bellezze che caratterizzano lo scheletro della città e all’aria di poesia e arte che vi si respira camminando per i suoi vicoli. Eventi magici come i Candlelights concerts contribuiscono ad arricchire le possibilità di una città, accentuandone il valore artistico. In questa prospettiva sovviene allora una bella suggestione, immaginando cioè di poter addobbare l’incredibile patrimonio architettonico e artistico che caratterizza il centro storico di Capua con candele e pianoforte. A pensarci bene, il Duomo e le sue cappelle, le magnifiche sale dei tanti palazzi nobiliari e finanche lo stesso Museo Diocesano capuano, risultano essere tutte location perfette per eventi di questo genere. Un modo perfetto, insomma, per valorizzare il patrimonio di una città che respira arte sin dalla sua storica fondazione, ma che allo stesso tempo vede spesso non sfruttate le potenzialità incredibili delle bellezze che può offrire. È solo una suggestione, ovviamente. Ma la magia di un piano suonato al lume di candela rende anche le idee più ambiziose possibili. Dare spazio all’arte, in una città d’arte come Capua, diventa più che una speranza un bisogno. Speriamo allora venga sempre più soddisfatto.

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