Capua, SPETTACOLO

CAPUA. IL “RICCIARDI” RIAPRE AL SUO PUBBLICO E, DAL 16 NOVEMBRE, DÀ IL VIA ALL’ATTESISSIMA STAGIONE TEATRALE

A Capua, il 5 ottobre scorso, Il Teatro Ricciardi finalmente è tornato al suo pubblico. Il padrone di casa Gian Maria Modugno e il direttore artistico Francesco Massarelli hanno inaugurato la stagione cinematografica proiettando il film d’autore “Fino all’ultimo respiro” di Jean-Luc Godard in collaborazione con la cineteca di Bologna. Il “Ricciardi”, però, è soprattutto teatro e dopo due anni di chiusura forzata, il sipario si alzerà il 16 novembre prossimo con l’opera scritta e diretta da Massimiliano Gallo, “Resilienza”, titolo estremamente significativo. L’autore/attore porta in scena uno dei periodi più difficili e problematici dei nostri tempi,”il lockdown”, e lo fa con ironia, comicità ma anche sensibilità e poeticità. Il 1 dicembre sarà, invece, il Il turno di Marisa Laurito con “Così parlò Bellavista” tratto dal noto film e romanzo di Luciano De Crescenzo. Suscita, poi, grande interesse “La dolce ala della giovinezza” tratto da un’opera di Tennessee Williams del 1959 in cui Elena Sofia Ricci interpreta un’attrice all’ormai temuto tramonto. Quarto spettacolo in cartellone, che inaugurerà il nuovo anno il 7 gennaio, è “A che servono i quattrini” con Giovanni Esposito e Valerio Santoro, di Armando Curcio con la regia di Andrea Renzi. Una commedia che andò in scena la prima volta nel 1940 al Teatro Quirino di Roma e fu una delle commedie più divertenti che rese celebri i fratelli De Filippo, Eduardo e Peppino. La vicenda ruota intorno al Marchese Parascandolo che per dimostrare le sue teorie socratiche, bizzarre e controcorrenti, ordisce un piano inverosimile sottolineando l’assoluta inutilità del denaro. Sulla scia teatrale dei De Filippo, Enzo De Caro, il 27 gennaio, sarà sul palcoscenico del Ricciardi con la celeberrima “Non è vero ma ci credo” di Peppino De Filippo con la regia di Leo Muscato. Giovedì 10 febbraio invece sarà la volta di Peppe Barra che ben conosce il palcoscenico del teatro cittadino con “Non c’è niente da ridere”. La commedia è un mix di monologhi, duetti e canzonette di repertorio oltre che a momenti di improvvisazioni ed incursioni surreali. Il 24 febbraio è il turno di Lello Arena, diretto da Luciano Melchionna, che reciterà in “Parenti serpenti”, opera conosciuta al grande pubblico grazie al film di Mario Monicelli del 1992. E’una commedia amara e divertente di Carmine Amoroso che racconta un Natale a casa degli anziani genitori che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli ormai lontani. Saranno Lucio Pierri e Ida Rendano l’8 marzo a chiudere la stagione teatrale con il divertentissimo “Nel giallo dipinto di giallo” di Lello Marangio e Lucio Pierri in cui il pubblico in sala diventa spettatore/testimone di una classica pièce teatrale che fa riferimento alla letteratura “giallista” con ampi spunti comici. Ci sarà da divertirsi! Si aspetta solo che il sipario si alzi e che lo spettacolo inizi!!!

CONDIVIDI

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*