CULTURA

LE OPERE DI MODIGLIANI E CARAVAGGIO AL MUSEO CAMPANO, PARTE LA STAGIONE DI “VESTIGIA, SUI SENTIERI DELLE MATRES”

CAPUA. Nella splendida cornice del palazzo Antignano, nel centro storico della città di Capua, si è svolto – questa sera – l’evento inaugurale di una serie di iniziative che, fino al trentuno dicembre, si susseguiranno nelle sale del prestigioso Museo Provinciale Campano. “Vestigia, sui sentieri delle Matres” è il titolo della manifestazione che, patrocinata dal Comune di Capua, dalla Regione Campania e dalla provincia di Caserta, prevede un ricco programma di mostre e convegni organizzati nel complesso museale, il primo dei quali – quello di oggi – dedicato proprio al tema “La cultura abbraccia l’arte”. Dopo i saluti istituzionali di un consigliere provinciale, delegato dal presidente Giorgio Magliocca, del direttore del complesso museale Gianni Solino, e del presidente del relativo Consiglio di Amministrazione, Rosalia Santoro, sono intervenuti il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) Paolo Giulierini, lo scrittore e sceneggiatore Maurizio De Giovanni e il presidente di Artis Suavitas aps Antonio Larizza. Ha moderato la conduttrice Rai Veronica Maya. Il Museo Provinciale Campano si appresta a voltare pagina. Oltre al grande contributo del direttore Solino, ha inciso notevolmente la caparbietà del nuovo consiglio di amministrazione. “Questo museo – ha evidenziato il consigliere del Cda Carmela del Basso – deve tornare ad essere un punto di riferimento della cultura a livello locale ed internazionale. Deve rivolgersi in maniera inclusiva alle associazioni e agli operatori del terzo settore, che costituiscono il vero propulsore dell’attività culturale che, in ogni sua forma, si esplica nell’interesse della comunità e del territorio. I reperti archeologici sono un tesoro dell’umanità e non posso essere oggetti in scatole chiuse. Puntiamo al concreto rilancio del Museo Campano e, in questo contesto, sento il dovere di ringraziare il consigliere regionale Gianpiero Zinzi che, con un preciso emendamento alla legge di stabilità regionale del 2021, ha permesso lo stanziamento di fondi regionali per la valorizzazione delle attività museali. La politica deve confrontarsi in maniera proficua con il mondo della cultura e penso che, finalmente, il Museo Campano stia compiendo, con l’attività programmatica già avviata, un notevole passo in avanti”.

Nel rispetto delle disposizioni Covid, hanno seguito l’evento molte persone, interessate ad avere una prima anticipazione degli eventi in programma. “Ha avuto inizio una nuova stagione del Museo Campano museo – ha dichiarato il sindaco Luca Branco – e l’amministrazione sposa questo percorso avviato, di cui ovviamente è orgogliosa”. Anche la regione Campania ha dato un proprio contributo. “Questa serata testimonia che, quando il management è adeguato e quando le istituzioni fanno squadra – ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura Nicola Caputo – si riescono a fare cose belle. La Regione deve essere vicina al museo, affinché queste esperienze e queste iniziative siamo sempre più virtuose”. Notizie sulla programmazione sono state date dal presidente del Consiglio di Amministrazione, Rosalia Santoro. A settembre ci sarà un convegno “L’Altra metà del Cielo”, sulle condizioni delle donne, cui faranno seguito – nei mesi successivi – mostre di rilievo, come quelle in cui saranno esposte opere del Modigliani, Caravaggio ed Ambrosino. “È una rinascita del Museo – ha spiegato la Santoro – e con la stessa tenacia delle madri, occorre tracciare un percorso che conduca questa istituzione ai giusti fasti”. Molto interessante l’intervento del direttore del MANN, Giulierini, che ha rimarcato come il Museo Campano si possa “apprezzare per la straordinaria ricchezza di reperti, che sono testimonianza di popoli e culture che si sono avvicendati nel tempo. 

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One Comment

  1. Mario Ventriglia

    Maurizio de Giovanni ha evidenziato il fatto che la Regione in giunta non ha un assessorato alla cultura. Ciò è molto grave ha aggiunto dicendo che un museo è un motore che se non viene acceso resta un pezzo di ferro inutile. Una bella metafora degno di un grande scrittore.

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