CULTURA

Cimitero militare polacco di S.Maria C.V.: Omaggio dello Stato Polacco ai caduti della prima guerra mondiale

Da oltre un secolo, presso il cimitero sammaritano riposano molti militari polacchi, deceduti nel campo di prigionia dell’omonima cittadina. Nella odierna mattinata (domenica 5 novembre 2023), durante una piovosa giornata, lo Stato Polacco ha voluto ricordare la memoria dei suoi giovani figli ponendo sulla croce di ogni tomba una fascia riportante i colori della bandiera nazionale ed un cero. Già negli articoli pubblicati in data 16 giugno (Tombe di soldati polacchi caduti nella prima guerra mondiale nel cimitero di Santa Maria C.V.) e 17 luglio 2023 (Curiosità storiche: soldati polacchi morti per la spagnola contratta nel campo di prigionia tra Capua e Santa Maria C.V.) questo giornale online si era interessato del detto cimitero militare, tra l’altro poco noto alle locali popolazioni. Una targa recentemente apposta nei pressi del recinto ove è ubicato il sacrario ricorda le vicissitudini di quei giovani militari deceduti lontano dalla loro patria e dal campo di battaglia, dispiegato lungo le Alpi, ed in circostanze così singolari: “Alla fine del settecento la Polonia perdeva l’indipendenza venendo spartita fra la Prussia, la Russia e l’Austria. Durante la prima guerra mondiale, i Polacchi venivano inquadrati negli eserciti delle potenze spartitrici. Insieme all’Esercito Austriaco, sul fronte italiano arrivarono decine di migliaia di Polacchi. In Italia furono allestiti numerosi campi di prigionia, tra cui uno dei più grandi a Santa Maria C.V. A seguito di accordi tra il comitato Nazionale Polacco e il Governo italiano, dal novembre 1917 il campo fu destinato solo ai militari polacchi, mentre gli ufficiali erano alloggiati nella vicina Casagiove. Tra i prigionieri furono reclutati dei volontari che operarono a fianco dell’Esercito Italiano. Nel campo si svolgevano attività culturali e ricreative, quali conferenze, spettacoli teatrali e musicali, corsi per analfabeti e attività sportive. I soldati continuavano l’addestramento militare in previsione di un possibile impiego in territorio polacco. Il 20 novembre 1918 furono costituiti tre reggimenti, trasferiti successivamente in Francia. Entrarono a far parte dell’armata comandata dal generale Josef Haller, con la quale fecero ritorno nella Polonia sovrana, partecipando attivamente ai combattimenti sulla linea di frontiera. Il campo di prigionia di Santa Maria C.V. rimase in uso fino ad aprile del 1919. In questo cimitero vengono sepolti oltre cento soldati, morti in gran parte a causa dell’epidemia di influenza spagnola che all’epoca aveva colpito l’Europa. Enzo Casadio”. La targa reca anche delle foto molto significative: 1. Schieramento del reggimento Dabrowski, 2. Padre Euzebiusz Rejan che parla ai soldati del reggimento Dabrowski 3. Cerimonia del giuramento del reggimento Dabrowski, Gruppo di ufficiali del campo.

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