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CAPUA DIMENTICATA: UNA SVISTA AUTOSTRADALE

EVASIONE CULTURALE A CHILOMETRO ZERO E AD EURO UNO -Viviamo nella storia, nell’arte e nella bellezza: tutto è a portata di mano. Bisogna soltanto riscoprirlo perché tutto è già intorno a noi e fruibile a costo pressoché zero; il costo di un caffè.

Ho sempre pensato che non c’è cosa peggiore delle conseguenze provocate dall’abitudine. Per evitare d’incorrervi presto attenzione anche ai luoghi che frequento spesso per cogliervi qualche particolare che mi potrebbe essere sfuggito in precedenza.

          Ho fatto questa premessa per introdurre la problematica che intendo trattare. Come è a tutti noto, sull’autostrada A/1 Mi/Na è stato aperto da alcuni anni il casello di Santa Maria C.V., con i relativi svincoli.

          Apparentemente non c’è alcunché di anormale; se, invece, si presta attenzione sulla carreggiata nord si può notare che il cartello che preannunzia il casello di Santa Maria C.V. presenta qualche anomalia. Infatti, il pannello riportante le località più importanti, raggiungibili uscendo da quello svincolo, indica, tra l’altro, quelle di San Tammaro e di Sant’Angelo in Formis. Curiosamente manca l’indicazione di Capua: la cartellonistica stradale di indicazione riporta, infatti, la frazione e non la città di Capua. Questa omissione comporta alcuni inconvenienti.

          Gli utenti stradali provenienti dal sud, sia dalle province limitrofe della Campania, che dalle regioni meridionali, non conoscendo la geografia dei luoghi, per recarsi a Capua superano il casello di Santa Maria C.V. per uscire al casello che riporta la denominazione di quella cittadina, ovvero di Capua.

          Apparentemente, il disagio a cui sarebbe esposto l’utente stradale indotto ad avvalersi di quel casello autostradale sembrerebbe di poco conto. Invece, non è così, in quanto la distanza intercorrente tra il casello di Santa Maria CV. e quello di Capua è di oltre otto chilometri. Questo significa che lo sfortunato utente, proveniente dal sud, per arrivare a Capua, per una cattiva informazione stradale, si è dovuto sobbarcare un viaggio di oltre 15 chilometri rispetto a quello che avrebbe, invece, fatto uscendo al casello di Santa Maria C.V.  

          A ciò aggiungasi che il centro storico di Capua si trova al di là del fiume Volturno per cui lo sfortunato utente stradale dovrà sobbarcarsi anche il traffico che intasa la statale Appia per l’attraversamento dell’unico ponte disponibile essendo l’altro manufatto interdetto da tempo alla circolazione stradale.

         Un segnale stradale di indicazione di località, in carreggiata nord, per aver riportato la frazione in luogo della cittadina di Capua sta, quindi, dando luogo, da alcuni anni, a delle obiettive criticità, perché gli utenti stradali vengono fuorviati verso il casello successivo, percorrendo una distanza superiore a quella realmente occorrente per raggiungere la località di prevista destinazione, con perdita di tempo, maggiore consumo di carburante e, naturalmente, corrispondendo un pedaggio superiore a quello che avrebbero dovuto versare uscendo al casello precedente, tenuto, altresì, conto che Capua, da quel versante è prossima alla contigua cittadina sammaritana e la frazione di Sant’Angelo in Formis si trova a pochi metri dal casello stesso.

          Quale potrebbe essere la soluzione della rappresentata problematica? Semplice, aggiungere anche la cittadina di Capua su quel benedetto segnale di indicazione di località, lasciando anche quello della relativa frazione, giacché già apposta.

         Pensavo che l’inconveniente segnalato, siccome macroscopico, sarebbe stato rimosso nel breve periodo, ma così non è stato, perché l’occhio degli utenti “indigeni” si è abituato al segnale stradale e l’omissione non è stata più rilevata: mi farò, pertanto, portatore di questa esigenza presso la Direzione 6° tronco autostradale di Cassino, competente per territorio, a cui evidentemente non è stata finora rappresentata la suddetta svista, con la certezza che essa, di cui è nota la diligenza e la solerzia, adotterà le correlate iniziative per rimuoverla.

         Una volta risolto il banale inconveniente segnalato non saremo più costretti a preavvisare gli amici  -provenienti dal sud- che ci vengono a trovare, di avvalersi del casello di Santa Maria C. V., anziché di quello di Capua.

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2 Comments

  1. Non è solo questo il problema, uscendo non c’è nessuna indicazione per Capua e poi c’è da dire, come mai nessuna amministrazione si è mai preoccupata per la mancanza di segnalazioni da qualsiasi parte si arriva, venendo da Santa Maria si capisce di essere a Capua solo perché c’è il cartello del cimitero mentre per chi proviene da Aversa, Santa Maria la fossa, Brezza, Roma, Sant’Angelo in Formis, non c’è nessun cartello che indichi di essere sul territorio di Capua e sono passate svariate amministrazioni, possibile che nessuno si è mai accorto di tale mancanza?

  2. Giustamente evidenziata, affinché chi di dovere possa attivarsi e risistemare, come giusto fare,inserendo anche Capua come luogo raggiungibile da l’uscita di Santamaria Capua vetere.

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