L’aria che si respira a S.Maria Capua Vetere è sempre più frizzante all’approssimarsi della tornata amministrativa che suggellerà il rinnovo del consiglio comunale. L’attuale primo cittadino Antonio Mirra, sostenuto dalle liste del centrosinistra e in carica dal 2016, cerca la riconferma attuando progetti per le periferie della città. Con un piano di recupero urbano dello Iacp, l’amministrazione ha fatto partire infatti un progetto fermo da più di dieci anni, realizzando una pista ciclabile, un campo da bocce e un collegamento viario tra il rione e Via Spartaco.
Allo stesso tempo, il candidato sindaco Raffaele Aveta, propone e promette un’amministrazione innovativa. “Quello che intendiamo fare – ha sottolineato l’aspirante primo cittadino – è introdurre elementi di innovazione nell’amministrazione a cominciare da un diverso approccio di consiglieri, assessori e sindaco. Gli eletti dovranno vivere tra la gente”. Egli stesso, tramite una nota propositiva sui propri canali social, ha spiegato come voglia rendere la città più “inclusiva” nella quale artisti, musicisti e attori possano trovare il loro ambiente ideale senza dover scappare via. Uno dei punti forti della sua campagna elettorale si basa sulla volontà di rendere la città più sicura e vivibile, un chiaro riferimento alla movida notturna, al centro di varie polemiche nell’ultimo periodo, con episodi di violenza e disordini. Un occhio anche al decoro urbano. “Vogliamo una città – ha rimarcato il candidato sindaco – che recuperi edifici comunali in disuso e in stato di abbandono per consegnarli ad associazioni e gruppi con finalità artistiche-sociali, una città più pulita e accogliente per i cittadini e per i turisti tramite la cura degli spazi verdi”.
Una campagna elettorale destinata ad arricchirsi di numerosi colpi di scena, dopo le dichiarazioni al vetriolo proferite a mezzo stampa da Emilia Borgia, candidata anch’essa alla fascia tricolore ma improvvisamente rinunciataria.