COMUNICATI STAMPA, POLITICA

“Usciamo dal Consorzio idrico prima che, come per i rifiuti, sia troppo tardi”, la nota dell’associazione Mondragone Bene Comune

Comunicato Stampa dell’Associazione Mondragone Bene Comune

Le dimissioni dell’Assessore all’Ambiente hanno inappellabilmente ratificato il grande fallimento della gestione dei rifiuti dell’Amministrazione di Virgilio Pacifico e rappresentano “la Caporetto” di un Sindaco del tutto incapace – in oltre 4 anni– di dare una svolta all’inefficienza e all’inefficacia di tutti i servizi pubblici locali. Un sindaco politicamente ed amministrativamente incapace, che –grazie a scelte nefaste fatte (o a lui imposte) nel 2017– assomma su di sé anche le cariche di assessore al bilancio, assessore ai servizi sociali e ora anche di assessore all’ambienteÈ difficile trovare in Italia una simile situazione. Siamo al delirio di onnipotenza, al caos, alla disorganizzazione più totale o forse soltanto “alla solitudine del numero primo”.  Con il risultato che dal 2017 ad oggi tutti i servizi pubblici sono peggiorati -e di gran lunga-   nel comune di Mondragone. E il prossimo disastro –dopo il falò dei rifiuti– sarà sull’acqua. Nonostante le incessanti denunce dell’AMBC e di alcuni organi di informazione (primo fra tutti CasertaCE), l’Amministrazione Pacifico continua a non fare l’unica cosa ragionevole (e urgente), quella di uscire da questo pericoloso “carrozzone clientelare”, insistendo, invece, a bazzicarlo per continuare a coltivare i loro orticelli e per i loro magheggi vari (vedi nomine– per esempio- nel collegio di revisione o qualche recente incarico legale). Anche durante questa estate –tra le più brutte degli ultimi anni– l’acqua ci è stata erogata con il contagocce (della depurazione nulla invece ci è dato sapere). L’AMBC – come è già successo per i rifiuti e per tutta l’attività amministrativa di questi disastrosi  anni d’amministrazione Pacifico– anche per l’acqua e per il disastrato Consorzio idrico ha detto quasi tuttohttp://www.contrastotv.it/mondragone-ambc-il-diluvio-che-rischia-di-abbattersi-sul-consorzio-idrico/https://giornalenews.it/archives/97216https://www.casertakeste.it/ambc-facciamo-acqua-da-tutte-le-parti/ (e ci limitiamo soltanto a segnalare qualche intervento tra i tanti). Restando purtroppo- e come sempre– inascoltata, soprattutto da un Consiglio comunale che avrebbe dovuto affrontare di petto e da tempo il problema. Ed è ai Consiglieri comunali che ci rivolgiamo ancora una volta, nella speranza di un ultimo sussulto (prima che sia troppo tardi e prima di abbandonare per fine mandato il proprio scranno): pretendete una pubblica discussione sullo stato del Consorzio idrico e sul servizio idrico integrato e valutate la proposta dell’AMBC di uscire subito da questo Consorzio. Alle tante motivazioni già espresse nel passato ne aggiungiamo una ennesima: l’irrogazione ad aprile 2019 da parte dell’ARERA di una sanzione amministrativa pecuniaria e l’adozione di un provvedimento prescrittivo per violazione tariffaria del servizio idrico integrato. Provvedimento passato “brillantemente” sottotraccia senza che nessuno abbia chiesto conto ai vertici del Consorzio (o a qualche revisore)delle responsabilità in merito alla sanzione e alla prescrizione comminate. Una sanzione amministrativa pecuniaria di complessivi € 257.000 (non proprio bruscolini), di cui € 207.000 per le violazioni della regolazione tariffaria ed € 50.000 per altra violazione: https://www.arera.it/allegati/docs/18/144-19.pdf. Un Consorzio non nuovo, per altro, a provvedimenti sanzionatori: https://www.agcm.it/dotcmsDOC/allegati-news/PS9923.pdfCosa aspettiamo a dire addio ad un’esperienza nefasta che rischia di travolgerci (https://campanianotizie.com/primo-piano/inchiesta-consorzio-idrico-1-venti-milioni-di-debiti-nel-2019/)? Cosa ci trattiene dal prendere le distanze da una gestione disastrosa e dannosa (http://www.radioprimarete.it/2019/06/consorzio-idrico-terra-di-lavoro-accertato-danno-erariale-per-oltre-3-milioni-di-euro/)? Gentili Consigliere ed Egregi Consiglierinon approvate nel prossimo Consiglio comunale i rendiconti 2019 e 2020 (che dicono di aver sistemato), in assenza di una “operazione verità sui conti comunali” (che doveva essere fatta nel 2017) e, soprattutto e se ancora possibile, di un piano pluriennale di riequilibrio (che doveva essere fatto da tempo). Non assumetevi le enormi responsabilità di altri e non accollatevi i gravi errori commessi (in buona fede?) dalla burocrazia comunale, errori che potrebbero aver alterato i bilanci del passato e falsificato le risultanze. E prendete coscienza che l’affaire acqua non è da meno dell’affaire rifiuti. 

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