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“PROSPETTIVA OLOCAUSTO”, IL CAPOLAVORO DI COMPAGNONE IN RASSEGNA AL PALAZZO DUCALE

La cerimonia di presentazione domani (28 gennaio), alle ore 10, a Sant’Arpino

Sant’Arpino e la sua cultura inaugurano il nuovo anno al meglio, con un libro dove la storia si fa memoria. Domenica 28 gennaio presso il Palazzo Ducale “Sanchez de Luna” di Sant’Arpino si terrà la presentazione di un nuovo capolavoro di Vito Compagnone, intitolato “Prospettiva Olocausto” per Edizioni Sophìa. Nel corso della mattinata saranno presenti numerosi ospiti come il Sindaco di Sant’Arpino, Ernesto Di Mattia, e l’Assessore alla Cultura, Giovanni Maisto. In programma anche il saluto del Parroco della Chiesa di Sant’Elpidio Vescovo, don Michele Manfuso. Dopo l’introduzione di Antonio Moccia, condirettore Edizioni Sophia, interverranno: don Nicola Fiorillo, della Diocesi di Aversa, esperto di storia della Chiesa; Clotilde Punzo, poeta e attrice; l’autore del libro Vito Compagnone; il filosofo e poeta Giuseppe Limone, che tra l’altro ha curato la nota introduttiva a Prospettiva Olocausto dal titolo “Olocausto: una storia o un’ammonizione?”.
“Mi ritrovo a raccontare questa tragica storia – ha dichiarato Vito Compagnone – col preciso intento di evidenziare ed analizzare non solo i fatti in sé, ma soprattutto le gravi responsabilità degli apparati di potere che, anche a causa di un assordante e vile silenzio, favorirono la tragedia della Shoah. Il mio sarà quindi solo uno stimolo per soffermare l’attenzione del lettore sulle vere cause di quegli avvenimenti, oltre che sulla loro crudeltà e sulla lucida follia di un progetto studiato nei suoi particolari più dettagliati”. “Questo mio lavoro – ha concluso l’Autore – è quindi finalizzato a trasmettere alle classi future quelle conoscenze storiche capaci di scongiurare il sorgere di qualsiasi nefasta esperienza oppressiva, di portata devastante, come l’Olocausto degli Ebrei. Voglio sperare, infatti, che si possa avviare, innanzitutto nell’ambito di ogni singola famiglia, un processo informativo e di sensibilizzazione teso a conciliare l’animo di ciascun individuo con l’anima delle tante vittime della Shoah”.

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