Caserta – L’ipotesi di una ulteriore cessione di quote di Poste Italiane nell’ambito del piano di privatizzazione varato da tempo dal governo (la prima alienazione risale al 2015) e ribadito nel gennaio scorso preoccupa non poco i sindacati di categoria, che temono la perdita di occupazione e lo smarrimento della funzione di coesione sociale garantita sinora dalla istituzione postale nei suoi 162 anni di vita. Né l’assicurazione del ministro Giorgetti che “lo Stato [ne] manterrà comunque il controllo” li tranquillizza più di tanto.
![](https://www.urbanews.it/wp-content/uploads/2024/05/Schermata-2024-05-23-alle-20.15.39-1.png)
E’ in questo contesto che si inseriscono le azioni di protesta dei dipendenti in atto nel Paese in questi giorni e, per quanto concerne la realtà campana, la formale e severa nota di protesta del segretario regionale della UILPOSTE, il casertano Pasquale Nota (nella foto a fianco).
Il documento – che pubblichiamo in basso – ben riassume i termini delle questioni controverse, con riguardo sia alle decisioni ministeriali che ai rischi concreti, soprattutto per l’interesse pubblico, che si determineranno da esse.
IL DOCUMENTO SINDACALE
![](https://www.urbanews.it/wp-content/uploads/2024/05/Schermata-2024-05-23-alle-19.16.52.png)