Capua, CRONACA

Capua. Tra i rifiuti delle discariche di piazza “Mercato”, spuntano i dissuasori di Piazza dei Giudici, un tempo “birilli” della sosta.

Nel piazzale che ospita la fiera settimanale, sono presenti anche fusti di materiali nocivi, oltre a residui edilizi.

Fogliame, scarti di materiale edilizio, prodotti plastici, pezzi di legno, ingombranti. C’è un po’ di tutto nella parte di piazza “Mercato”, a ridosso dell’ingresso secondario dello slargo che ospita settimanalmente la fiera cittadina. Varcando la soglia del secondo accesso, ai margini di via Lazzaro di Raimo, è possibile notare diversi cumuli di rifiuti, riversi lungo il perimetro del piazzale che, pian piano, sta trasformandosi in una discarica a cielo aperto. Sovvengono alla vista alcuni dissuasori, alcuni dei quali adagiati sull’asfalto. Quale sia il progetto legato al loro utilizzo, non si sa. Di fatto, quelli che – un tempo – sembravano essere destinati come dispositivi per la delimitazione delle aree pedonali o della sosta, campeggiano adesso in tutta la loro inutilità alla vista dei pedoni e degli automobilisti in transito. A poche decine di metri dal liceo scientifico “Garofano”, con migliaia di studenti che ogni giorno affluiscono all’interno dell’istituto, sembra paradossale che la ditta assegnataria della raccolta dei rifiuti non si accorga degli ammassi di immondizie presenti nella piazza che, tra l’altro, ospita pure il mercato ogni lunedì mattina. Camion della nettezza urbana battono ogni giorno la strada che fiancheggia il piazzale, ma alcuna sosta viene riservata agli stessi cumuli. Ci sono anche fusti, con tanto di etichette che ne segnalano la destinazione. Perlopiù, olii e sostanze di dubbia provenienza esposte al sole e all’incuria del tempo, con conseguenze ambientali che andrebbero sicuramente approfondite. Ci sono anche pezzi di granito, forse marmi, ma sconcerta che, vicino ad una strada di passaggio e nella piazza in cui sostano anche gli autobus di linea, ci siamo anche mobili ed ingombranti. Ci sono anche ammassi polveri e pezzi d’asfalto, oltre a materiali di scarto di vario genere. Il tutto, sotto gli occhi degli studenti che un po’ di ribrezzo avranno nel frattempo provato e delle persone che, ogni lunedì, frequentano il mercato.

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